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Mostra interattiva “Basaglia”, sul pioniere della riforma psichiatrica in Italia

Martedì 3 dicembre, le classi 3^SSS e 4^SSS hanno partecipato con grande interesse a una mostra interattiva presso il Laboratorio Urbano Crea di Grottaglie.

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In occasione del centenario della nascita di Franco Basaglia, pioniere della riforma psichiatrica in Italia, martedì 3 dicembre, le classi terze e quarte dei Servizi per la Sanità e l’Assistenza Sociale hanno partecipato con grande interesse a una mostra interattiva presso il Laboratorio Urbano Crea di Grottaglie.

L’evento, organizzato dalla rete di strutture riabilitative Epasss in collaborazione con l’associazione AWA, ha avuto l’obiettivo di far conoscere ai giovani i progressi compiuti nel campo della riabilitazione psichiatrica, promuovendo una visione inclusiva e rispettosa della salute mentale. Durante la visita, gli studenti hanno potuto esplorare in modo immersivo le storie di pazienti, gli approcci terapeutici adottati, e le tecnologie innovative impiegate per favorire il recupero e l’autonomia delle persone con fragilità psichica.

Un altro aspetto rilevante dell’iniziativa è stato quello di mettere in luce le risorse presenti sul territorio, come centri diurni, comunità terapeutiche e ambulatori specializzati. Gli studenti hanno approfondito il ruolo fondamentale delle équipe multidisciplinari nel trattamento dei disturbi mentali e la varietà di interventi personalizzati per affrontare momenti critici nella vita delle persone.

A coronare l’evento, la prof.ssa Sabina Donatelli, referente della Salute dell’istituto, ha partecipato a una Tavola rotonda insieme ai referenti dei Servizi psichiatrici territoriali. Durante l’incontro, sono stati affrontati temi cruciali come l’integrazione tra servizi sanitari e sociali, il superamento del pregiudizio verso le malattie mentali e le sfide legate alla prevenzione del disagio psicologico nelle scuole e nella società.

L’esperienza ha avuto un forte impatto educativo sugli studenti, stimolando riflessioni sulla necessità di abbattere lo stigma legato alla salute mentale e sull’importanza di una comunità che si prenda cura dei suoi membri più vulnerabili. L’evento ha rappresentato un’opportunità unica per arricchire il loro percorso formativo, preparandoli a diventare professionisti consapevoli e sensibili ai bisogni dell’altro.